Le(Serre è un contenitore che comprende quattro realtà:
Le(Serre è un contenitore che comprende quattro realtà:
Le(Serre è un luogo dove si coltivano idee. Uno spazio di relazione e cooperazione. Un centro di produzione culturale. E’ l’esperienza che ogni giorno facciamo tra noi cinque (Francesco, Giovanni, Laura, Joseph, Matteo) e con le tante professioniste e i tanti professionisti che come noi operano in ambito culturale e creativo. Dopo 10 anni di lavoro insieme abbiamo acquistato uno spazio dove sviluppare le idee e le realtà a cui abbiamo dato vita in questi anni.
Le(Serre è un luogo dove si coltivano idee. Uno spazio di relazione e cooperazione. Un centro di produzione culturale. E’ l’esperienza che ogni giorno facciamo tra noi cinque (Francesco, Giovanni, Laura, Joseph, Matteo) e con le tante professioniste e i tanti professionisti che come noi operano in ambito culturale e creativo. Dopo 10 anni di lavoro insieme abbiamo acquistato uno spazio dove sviluppare le idee e le realtà a cui abbiamo dato vita in questi anni.
Il nostro spazio si trova in una piccola zona industriale-artigianale nella prima periferia di Udine. Abbiamo avviato un progetto di rigenerazione, con l’obiettivo di trasformare un vecchio stabile industriale degli anni ‘50 in un luogo di produzione culturale. La zona degli uffici, che per struttura e materiali utilizzati richiama l’idea di serre botaniche, è la parte dove immaginiamo, progettiamo, scriviamo, organizziamo e gestiamo. La zona di laboratorio/officina è la parte dove sviluppiamo, sperimentiamo, costruiamo.
Ci piace ideare, raccontare, intrecciare, immaginare, ma anche organizzare, gestire, concretizzare. Sappiamo che la diversità è risorsa, è fatica, è bellezza, è cambiamento. Lo sperimentiamo ogni giorno tra noi e attraverso le diverse tipologie di servizi e progetti a cui lavoriamo. In tutti utilizziamo la creatività come elemento generatore di innovazione sociale e culturale. Lavoriamo con enti pubblici e privati e collaboriamo con partner nazionali e internazionali.
In questo momento lavorano quotidianamente con noi Ester Kyei, Marta Savorgnan, Claudia Ferigo, Jacopo Lunazzi, Caterina Giacomello, Raffaella Corrias, Alberto Duca, Marianna Rizzatti, Marina Rosso, Carlo Zoratti, Antonio Della Marina, Stefano Giacomuzzi, Renato Rinaldi, Alex Duca, Sara Bassi, Cecilia Cappelli, Luca Morocutti. Ma le persone con cui portiamo avanti tutti i nostri progetti sono molte molte di più e a breve faremo una pagina dedicata.
Lavoriamo con persone, gruppi, associazioni, pubbliche amministrazioni che desiderano concretizzare le loro idee in ambito culturale. Per loro offriamo un servizio di consulenza e progettazione per costruire insieme le strategie più efficaci, individuando obiettivi, azioni, tempi e risorse necessarie. Valutiamo attentamente la sostenibilità dell’idea, pensando anche ai suoi potenziali sviluppi. Ci occupiamo della scrittura delle domande di finanziamento e degli aspetti di rendicontazione. In alcuni casi supportiamo l’intera vita del progetto, gestendo le diverse fasi, dall’ideazione alla scrittura, dalla realizzazione alla rendicontazione.
Per tutte le nostre idee che diventano poi format o progetti più o meno articolati e per altre realtà che ce lo richiedono, ci occupiamo della direzione creativa. Lo facciamo spesso in collaborazione con professionalità diverse dalle nostre, consapevoli che la condivisione aggiunge e non toglie.
L’arte come elemento generatore di grossi centri urbani o di piccolissimi paesi, la residenza artistica come pratica di conoscenza e partecipazione. Da questi elementi in cui crediamo profondamente sono nati molti eventi e alcuni festival. Quelli che organizziamo annualmente sono Terminal e Microfestival.
Ci occupiamo di ideare e realizzare installazioni artistiche multimediali, format creativi e applicazioni. Lo facciamo a partire da tematiche che riteniamo urgenti e importanti, ma anche per diffondere contenuti culturali e artistici a largo raggio. In quest’ambito ci occupiamo anche di documentazione fotografica per il teatro.
Per molti dei nostri eventi e progetti utilizziamo la performance come modalità per coinvolgere, interrogare, comunicare, raccontare. E’ il caso di Microfestival che ogni anno dà voce a territori montani di confine e luoghi spopolati, oppure di Pubblico Incanto, che esplora e mette in scena la vita della provincia.
La forma laboratoriale è uno dei nostri strumenti preferenziali per raccogliere punti di vista, sguardi, visioni che poi vanno a creare i contenuti di installazioni e prodotti artistici (es. Audiobus e Prima della Leva), oppure come strumento per ragionare insieme e proporre nuove prospettive (es. Dimmi. Le donne raccontano, Tigri, Atrememorie).
La comunità è l’elemento chiave su cui poggiano tanti dei nostri progetti. La comunità intesa come l’intreccio delle relazioni, le memorie da non perdere, le sfide da cogliere nel presente. (Casamia, Microfestival, Tigri, Dimmi, Walk the line, Altrememorie…)