Puntozero è una cooperativa culturale che promuove la sfida della relazione e della cooperazione. Si occupa di ideazione e scrittura di progetti; organizzazione di festival e rassegne; workshop e laboratori; management di progetti; consulenza e accompagnamento.
Puntozero è una cooperativa culturale che promuove la sfida della relazione e della cooperazione. Si occupa di ideazione e scrittura di progetti; organizzazione di festival e rassegne; workshop e laboratori; management di progetti; consulenza e accompagnamento.
Con questo progetto abbiamo la possibilità di supportare processi per rendere più sostenibili le realtà culturali, attivare uno spazio dedicato alla creatività, favorire processi di innovazione digitale nell’operato di artisti ed operatori culturali, dando un valore al vero capitale che le piccole organizzazione culturali hanno, ossia le loro idee.
Con questo progetto possiamo supportare il mondo della cultura regionale in processi di consolidamento capaci di traguardare le sfide dei prossimi anni.
In particolare, possiamo offrire:
Un servizio di accompagnamento nello sviluppo di progetti culturali: da diversi anni con Puntozero mettiamo a disposizione degli operatori e delle operatrici culturali del territorio un supporto per sviluppare le idee in progetti efficaci, dalla fase di ideazione e networking, a quella di fundraising e management,
La realizzazione di un’infrastruttura digitale innovativa, capace di migliorare la modalità di lavoro delle organizzazioni che la utilizzeranno,
L’attivazione di uno spazio di produzione artistica dove, organizzazioni e artisti del territorio, possano usufruire di un laboratorio e di infrastrutture multimediali utili allo sviluppo di propri progetti e installazioni sostenibili.
Con questo progetto abbiamo la possibilità di supportare processi per rendere più sostenibili le realtà culturali, attivare uno spazio dedicato alla creatività, favorire processi di innovazione digitale nell’operato di artisti ed operatori culturali, dando un valore al vero capitale che le piccole organizzazione culturali hanno, ossia le loro idee.
Con questo progetto possiamo supportare il mondo della cultura regionale in processi di consolidamento capaci di traguardare le sfide dei prossimi anni.
In particolare, possiamo offrire:
Un servizio di accompagnamento nello sviluppo di progetti culturali: da diversi anni con Puntozero mettiamo a disposizione degli operatori e delle operatrici culturali del territorio un supporto per sviluppare le idee in progetti efficaci, dalla fase di ideazione e networking, a quella di fundraising e management,
La realizzazione di un’infrastruttura digitale innovativa, capace di migliorare la modalità di lavoro delle organizzazioni che la utilizzeranno,
L’attivazione di uno spazio di produzione artistica dove, organizzazioni e artisti del territorio, possano usufruire di un laboratorio e di infrastrutture multimediali utili allo sviluppo di propri progetti e installazioni sostenibili.
Contributo PR FESR FVG 59.760,00€ euro di cui UE 40%
Il festival nasce da un gruppo di artisti/e circensi (Circo all’inCirca) e di progettisti/e culturali (Puntozero) per proporre una visione dell’arte e dello spazio pubblico che crede nella loro reciproca e rivoluzionaria contaminazione.
Terminal invita a Udine artisti/e di tutto il mondo per interagire con la città e con i suoi e le sue abitanti, facendo sperimentare l’incanto e lo stupore del circo contemporaneo: un’arte che coinvolge molte discipline e percorre strade inedite di ricerca artistica.
Terminal è anche un punto d’incontro tra cittadini/e e artisti/e, che insieme abitano, vivono e trasformano la città.
Dal 2022 Terminal decide di spostarsi dal centro storico per abitare un nuovo spazio della città: un parco pubblico, integrandolo come parte viva del centro cittadino. Uno spazio verde e naturale, che permette di rallentare i ritmi, riposare lo sguardo, ritrovare la calma delle relazioni.
Un progetto di: Circo all’InCirca e Puntozero.
Direzione artistica: Circo all’InCirca.
Management, allestimenti, comunicazione: Puntozero.
Con il sostegno di: Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, MiBAC, PromoturismoFVG, Fondazione Friuli.
Foto di Bartolomeo Rossi
Il festival nasce da un gruppo di artisti/e circensi (Circo all’inCirca) e di progettisti/e culturali (Puntozero) per proporre una visione dell’arte e dello spazio pubblico che crede nella loro reciproca e rivoluzionaria contaminazione.
Terminal invita a Udine artisti/e di tutto il mondo per interagire con la città e con i suoi e le sue abitanti, facendo sperimentare l’incanto e lo stupore del circo contemporaneo: un’arte che coinvolge molte discipline e percorre strade inedite di ricerca artistica.
Terminal è anche un punto d’incontro tra cittadini/e e artisti/e, che insieme abitano, vivono e trasformano la città.
Dal 2022 Terminal decide di spostarsi dal centro storico per abitare un nuovo spazio della città: un parco pubblico, integrandolo come parte viva del centro cittadino. Uno spazio verde e naturale, che permette di rallentare i ritmi, riposare lo sguardo, ritrovare la calma delle relazioni.
Un progetto di: Circo all’InCirca e Puntozero.
Direzione artistica: Circo all’InCirca.
Management, allestimenti, comunicazione: Puntozero.
Con il sostegno di: Regione Friuli Venezia Giulia, Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, MiBAC, PromoturismoFVG, Fondazione Friuli.
Foto di Bartolomeo Rossi
Teen to Teen stimola una fruizione diversa degli spazi museali da parte degli e delle adolescenti. Crea una rete paritaria in cui le ragazze e i ragazzi possono scambiarsi liberamente contenuti da loro stessi elaborati: foto, gif animate, collage, clip video a partire da immagini scattate e/o filmate all’interno dei musei e modificate in modo da costruire una nuova narrazione dei siti culturali. Grazie al gruppo di artisti/e e professionisti/e che compongono il team dei formatori e delle formatrici, Teen to Teen stimola l’avvicinamento degli e delle adolescenti alle professioni della comunicazione culturale e della creatività.
Progetto a cura di: Andrea Collavino e Renato Rinaldi;
Realizzato da: Puntozero con La Collina;
In cooperazione con: Udine Musei e Trieste Musei; Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, Fondazione Pietro Pittini;
Con il supporto di: Fondazione Friuli, Fondazione CRTrieste, Fondazione Antonveneta, Monte dei Paschi di Siena, Regione Friuli Venezia Giulia
Teen to Teen stimola una fruizione diversa degli spazi museali da parte degli e delle adolescenti. Crea una rete paritaria in cui le ragazze e i ragazzi possono scambiarsi liberamente contenuti da loro stessi elaborati: foto, gif animate, collage, clip video a partire da immagini scattate e/o filmate all’interno dei musei e modificate in modo da costruire una nuova narrazione dei siti culturali. Grazie al gruppo di artisti/e e professionisti/e che compongono il team dei formatori e delle formatrici, Teen to Teen stimola l’avvicinamento degli e delle adolescenti alle professioni della comunicazione culturale e della creatività.
Progetto a cura di: Andrea Collavino e Renato Rinaldi;
Realizzato da: Puntozero con La Collina;
In cooperazione con: Udine Musei e Trieste Musei; Patrimonio Culturale Friuli Venezia Giulia, Fondazione Pietro Pittini;
Con il supporto di: Fondazione Friuli, Fondazione CRTrieste, Fondazione Antonveneta, Monte dei Paschi di Siena, Regione Friuli Venezia Giulia
Trasduzioni è la nostra installazione sensoriale nata dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo.
Insieme a una persona sorda, Fabio Zamparo, abbiamo inventato e scritto una storia che è diventata il nostro punto di partenza concreto e condiviso. Abbiamo chiesto a Fabio di associare alle diverse scene delle emozioni e sensazioni. Dal reale siamo così giunti ad una narrazione emotiva.
È stato qui che abbiamo coinvolto il compositore sonoro Antonio Della Marina, che non conoscendo la storia di partenza, ha recepito solamente le emozioni ad essa collegate, sonorizzando una dimensione astratta. La composizione che ne scaturisce è soprattutto vibrazione, musica astratta ed elettronica.
L’installazione è stata prodotta nell’ambito del progetto PTSM. In occasione delle inaugurazioni abbiamo proposto delle conferenze sul tema dell’accessibilità in ambito culturale.
Trasduzioni è la nostra installazione sensoriale nata dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo.
Insieme a una persona sorda, Fabio Zamparo, abbiamo inventato e scritto una storia che è diventata il nostro punto di partenza concreto e condiviso. Abbiamo chiesto a Fabio di associare alle diverse scene delle emozioni e sensazioni. Dal reale siamo così giunti ad una narrazione emotiva.
È stato qui che abbiamo coinvolto il compositore sonoro Antonio Della Marina, che non conoscendo la storia di partenza, ha recepito solamente le emozioni ad essa collegate, sonorizzando una dimensione astratta. La composizione che ne scaturisce è soprattutto vibrazione, musica astratta ed elettronica.
L’installazione è stata prodotta nell’ambito del progetto PTSM. In occasione delle inaugurazioni abbiamo proposto delle conferenze sul tema dell’accessibilità in ambito culturale.
Pubblico incanto è uno spettacolo di arte relazionale realizzato con e per le comunità. Per una settimana un gruppo di artisti e di artiste frequentano bar e chiese, strade e case, cercano di conoscere più gente possibile, pronti ad assorbirne gli umori, le parole, i desideri per scrivere un grande copione corale.
Infine, mettono in scena uno spettacolo, ironico e divertente, sul concetto di bene pubblico: dalla storia del luogo ai singoli saperi, dal patrimonio culturale comunitario alle memorie, fino ai ricordi più intimi e personali.
Contemporaneamente il performer Sandro Pivotti vive alcuni giorni nei paesi coinvolti e crea un video-racconto, in cui alla componente video mescola la scrittura e la performance. Attraverso il filtro del palco, e poi quello del documentario audiovisivo, con elementi comici o comunque stranianti, le persone vedono di fatto se stesse, la propria comunità, e hanno la possibilità di guardarsi in un modo inedito.
Prima dello spettacolo serale, in ognuna delle 6 location coinvolte, abbiamo organizzato La festa d’estate: un pomeriggio di laboratori e musica rivolto alle persone di ogni età.
Prodotto da: Puntozero soc. coop.
Spettacolo sviluppato con: Gli Omini
Drammaturgia di: Giulia Zacchini
Scritto e messo in scena da: Collettivo L’Amalgama
Video-racconto realizzato da: Sandro Pivotti
Pubblico incanto è uno spettacolo di arte relazionale realizzato con e per le comunità. Per una settimana un gruppo di artisti e di artiste frequentano bar e chiese, strade e case, cercano di conoscere più gente possibile, pronti ad assorbirne gli umori, le parole, i desideri per scrivere un grande copione corale.
Infine, mettono in scena uno spettacolo, ironico e divertente, sul concetto di bene pubblico: dalla storia del luogo ai singoli saperi, dal patrimonio culturale comunitario alle memorie, fino ai ricordi più intimi e personali.
Contemporaneamente il performer Sandro Pivotti vive alcuni giorni nei paesi coinvolti e crea un video-racconto, in cui alla componente video mescola la scrittura e la performance. Attraverso il filtro del palco, e poi quello del documentario audiovisivo, con elementi comici o comunque stranianti, le persone vedono di fatto se stesse, la propria comunità, e hanno la possibilità di guardarsi in un modo inedito.
Prima dello spettacolo serale, in ognuna delle 6 location coinvolte, abbiamo organizzato La festa d’estate: un pomeriggio di laboratori e musica rivolto alle persone di ogni età.
Prodotto da: Puntozero soc. coop.
Spettacolo sviluppato con: Gli Omini
Drammaturgia di: Giulia Zacchini
Scritto e messo in scena da: Collettivo L’Amalgama
Video-racconto realizzato da: Sandro Pivotti
Capovolgere all’infinito è un progetto nato per coinvolgere sei comunità attraverso un programma di attività creative, ludiche e culturali.
Ideato nel 2020, nel pieno della pandemia, è stato pensato innanzitutto come una tappa fondamentale nel percorso di ripresa post COVID-19 delle comunità coinvolte.
Le attività proposte hanno cercato di riattivare le persone di ogni età e favorire la connessione tra i diversi soggetti che compongono la comunità educante.
Capovolgere all’infinito è un progetto nato per coinvolgere sei comunità attraverso un programma di attività creative, ludiche e culturali.
Ideato nel 2020, nel pieno della pandemia, è stato pensato innanzitutto come una tappa fondamentale nel percorso di ripresa post COVID-19 delle comunità coinvolte.
Le attività proposte hanno cercato di riattivare le persone di ogni età e favorire la connessione tra i diversi soggetti che compongono la comunità educante.
Dal 2017, il festival più piccolo del mondo. Microfestival è un festival itinerante d’arte performativa. Una tournée che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine. Microfestival cerca la sua identità̀ nelle dimensioni ridotte dei centri storici montani, nell’individuazione di scenari micro-urbani quali la piazza di un paesino, il sagrato o il bar sport.
Un Ape-car e una “carovana” di artisti/e raggiungono piccolissimi paesi, soprattutto montani: luoghi ai margini dove più̀ che in altre aree la multiculturalità̀ ha giocato e gioca un ruolo identitario fondamentale, zone di frontiera, di passaggio e di rifugio, superfici di contatto fra identità̀ culturali e linguistiche differenti. Il festival è preceduto da una residenza artistica dove la pratica dell’ascolto del territorio e la partecipazione di chi ci abita ribalta il classico rapporto spettatore/attore. Al termine della residenza artisti/e mettono in scena piccole e grandi performance nelle strade del paese, pezzi di vita del paese stesso che racchiudono storie, ricordi e sogni dei suoi abitanti. Il festival si conclude con una cena collettiva e una jam-session musicale capace di accendere la festa, scovare talenti nascosti, coinvolgere gli e le abitanti di tutte le età̀.
Un progetto di Puntozero: in collaborazione con Andrea Collavino e Natalie Norma Fella;
Con il contributo di: Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, Fondazione Friuli
Dal 2017, il festival più piccolo del mondo. Microfestival è un festival itinerante d’arte performativa. Una tournée che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine. Microfestival cerca la sua identità̀ nelle dimensioni ridotte dei centri storici montani, nell’individuazione di scenari micro-urbani quali la piazza di un paesino, il sagrato o il bar sport.
Un Ape-car e una “carovana” di artisti/e raggiungono piccolissimi paesi, soprattutto montani: luoghi ai margini dove più̀ che in altre aree la multiculturalità̀ ha giocato e gioca un ruolo identitario fondamentale, zone di frontiera, di passaggio e di rifugio, superfici di contatto fra identità̀ culturali e linguistiche differenti. Il festival è preceduto da una residenza artistica dove la pratica dell’ascolto del territorio e la partecipazione di chi ci abita ribalta il classico rapporto spettatore/attore. Al termine della residenza artisti/e mettono in scena piccole e grandi performance nelle strade del paese, pezzi di vita del paese stesso che racchiudono storie, ricordi e sogni dei suoi abitanti. Il festival si conclude con una cena collettiva e una jam-session musicale capace di accendere la festa, scovare talenti nascosti, coinvolgere gli e le abitanti di tutte le età̀.
Un progetto di Puntozero: in collaborazione con Andrea Collavino e Natalie Norma Fella;
Con il contributo di: Regione Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, Fondazione Friuli
Stazione / Confini è la nostra prima App.
È una mostra sonora che al momento si ascolta in cinque stazioni ferroviarie del Friuli Venezia Giulia (Udine, Pordenone, Trieste centrale, Cividale del Friuli, Gorizia Centrale).
A ciascuna stazione sono associati un racconto inedito e una composizione sonora ispirati a quel preciso luogo e ai temi del confine e del viaggio. L’ascolto richiede circa 15/20 minuti.
I racconti sono stati scritti da Emilio Rigatti per Cividale del Friuli, Francesco Tomada per Gorizia, Lorenza Stroppa per Pordenone, Federica Marzi per Trieste, Anna Dazzan per Udine.Le composizioni sonore sono state realizzate da Antonio Della Marina per Cividale, Anna Stereopoulou per Gorizia, Karen Asatrian per Pordenone, URKUMA per Trieste, Andrey Kiritchenko per Udine.
I racconti sono letti da Caterina Bernardi e Renato Rinaldi.
Stazione / Confini è la nostra prima App.
È una mostra sonora che al momento si ascolta in cinque stazioni ferroviarie del Friuli Venezia Giulia (Udine, Pordenone, Trieste centrale, Cividale del Friuli, Gorizia Centrale).
A ciascuna stazione sono associati un racconto inedito e una composizione sonora ispirati a quel preciso luogo e ai temi del confine e del viaggio. L’ascolto richiede circa 15/20 minuti.
I racconti sono stati scritti da Emilio Rigatti per Cividale del Friuli, Francesco Tomada per Gorizia, Lorenza Stroppa per Pordenone, Federica Marzi per Trieste, Anna Dazzan per Udine.Le composizioni sonore sono state realizzate da Antonio Della Marina per Cividale, Anna Stereopoulou per Gorizia, Karen Asatrian per Pordenone, URKUMA per Trieste, Andrey Kiritchenko per Udine.
I racconti sono letti da Caterina Bernardi e Renato Rinaldi.
VADO. Stories for passengers è la nostra seconda App. Consiste in un’esperienza audio pensata per chi viaggia sugli autobus della città di Udine, i treni Udine-Gorizia e Gorizia-Trieste, e il collegamento marittimo Trieste-Muggia. Narrazioni e musiche si ascoltano solo in viaggio, perché si attivano in corrispondenza di determinati luoghi. Quando sali, metti le cuffie e fai partire la traccia audio.
Ideazione e sviluppo: Puntozero Soc. Coop.
Supporto creativo: Marina Rosso
Sviluppo informatico: Mobile 3D Srl
Identità grafica: Elena Guglielmotti
Copywriting: Lisa Cadamuro
Voce intro: Sandro Pivotti
VADO. Stories for passengers è la nostra seconda App. Consiste in un’esperienza audio pensata per chi viaggia sugli autobus della città di Udine, i treni Udine-Gorizia e Gorizia-Trieste, e il collegamento marittimo Trieste-Muggia. Narrazioni e musiche si ascoltano solo in viaggio, perché si attivano in corrispondenza di determinati luoghi. Quando sali, metti le cuffie e fai partire la traccia audio.
Ideazione e sviluppo: Puntozero Soc. Coop.
Supporto creativo: Marina Rosso
Sviluppo informatico: Mobile 3D Srl
Identità grafica: Elena Guglielmotti
Copywriting: Lisa Cadamuro
Voce intro: Sandro Pivotti
“DIMMI. Le donne raccontano” è uno spazio di pensiero e formazione che, attraverso diverse discipline (storia, filosofia, letteratura, diritto, economia…), valorizza storie e punti di vista “fuori norma” attraverso le voci delle donne. Ogni anno DIMMI propone una serie di talk, incontri, lectio magistralis, reading, proiezioni, laboratori che mirano ad aprire nuove prospettive e stimolare un dialogo tra tutte e tutti. DIMMI porta avanti anche numerosi laboratori creativi nelle scuole. Attraverso l’arte, la creatività e la narrazione, coinvolge bambine e bambini, ragazze e ragazzi nel prendere la parola, ragionare, riflettere, confrontarsi per lavorare insieme contro ogni stereotipo e pregiudizio.
“DIMMI. Le donne raccontano”
Un’idea di: Puntozero,
Promossa da: Associazione di volontariato Venezia,
Con il sostegno di: Regione Friuli Venezia Giulia,
In collaborazione con: Università degli Studi di Verona, Laboratorio Saperi Situati, Associazione Zeroidee, Associazione Bekko, Alchemilla, Bottega Errante, Istituto Comprensivo Tina Modotti Premariacco, Istituto Udine2.
“DIMMI. Le donne raccontano” è uno spazio di pensiero e formazione che, attraverso diverse discipline (storia, filosofia, letteratura, diritto, economia…), valorizza storie e punti di vista “fuori norma” attraverso le voci delle donne. Ogni anno DIMMI propone una serie di talk, incontri, lectio magistralis, reading, proiezioni, laboratori che mirano ad aprire nuove prospettive e stimolare un dialogo tra tutte e tutti. DIMMI porta avanti anche numerosi laboratori creativi nelle scuole. Attraverso l’arte, la creatività e la narrazione, coinvolge bambine e bambini, ragazze e ragazzi nel prendere la parola, ragionare, riflettere, confrontarsi per lavorare insieme contro ogni stereotipo e pregiudizio.
“DIMMI. Le donne raccontano”
Un’idea di: Puntozero,
Promossa da: Associazione di volontariato Venezia,
Con il sostegno di: Regione Friuli Venezia Giulia,
In collaborazione con: Università degli Studi di Verona, Laboratorio Saperi Situati, Associazione Zeroidee, Associazione Bekko, Alchemilla, Bottega Errante, Istituto Comprensivo Tina Modotti Premariacco, Istituto Udine2.
VISAVÌ GORIZIA DANCE FESTIVAL è il festival internazionale transfrontaliero di danza contemporanea a Gorizia e Nova Gorizia, ideato da Artisti Associati.
Per Visavì ci occupiamo di:
Coordinamento della comunicazione web;
Social network e Live storytelling;
Realizzazione interviste ai coreografi;
Newsletter;
Foto di scena;
Foto-reportage del festival.
Foto di Giovanni Chiarot
VISAVÌ GORIZIA DANCE FESTIVAL è il festival internazionale transfrontaliero di danza contemporanea a Gorizia e Nova Gorizia, ideato da Artisti Associati.
Per Visavì ci occupiamo di:
Coordinamento della comunicazione web;
Social network e Live storytelling;
Realizzazione interviste ai coreografi;
Newsletter;
Foto di scena;
Foto-reportage del festival.
Foto di Giovanni Chiarot
Exxplorers è una app per guidare i visitatori e le visitatrici di Mojstrana attraverso una narrazione che mira a mescolare reale e virtuale per scoprire il territorio e per valorizzare ciò che normalmente passerebbe inosservato. La guida virtuale è l’eroe locale Janez Požganc che supporta i visitatori e le visitatrici in un’esplorazione attiva, invitandoli/le a giocare, scattare foto, condividere pensieri con la comunità o semplicemente godersi la natura e il paesaggio.
Exxplorers fa parte del progetto RUK (2019-2023) di PiNA Kulturno izobraževalno društvo, cofinanziato dalla Repubblica di Slovenia e dall’Unione europea nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale.Exxplorers è una app per guidare i visitatori e le visitatrici di Mojstrana attraverso una narrazione che mira a mescolare reale e virtuale per scoprire il territorio e per valorizzare ciò che normalmente passerebbe inosservato. La guida virtuale è l’eroe locale Janez Požganc che supporta i visitatori e le visitatrici in un’esplorazione attiva, invitandoli/le a giocare, scattare foto, condividere pensieri con la comunità o semplicemente godersi la natura e il paesaggio.
Exxplorers fa parte del progetto RUK (2019-2023) di PiNA Kulturno izobraževalno društvo, cofinanziato dalla Repubblica di Slovenia e dall’Unione europea nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale.Un progetto europeo che ci ha permesso di coinvolgere 120 giovani nella produzione di brevi video pubblicati su piattaforme di media visuali come YouTube e TikTok. I giovani vlogger si sono concentrati su temi europei come i valori fondamentali, la cittadinanza europea attiva, la partecipazione alla vita democratica, l’integrazione dei migranti e dei rifugiati, la solidarietà, l’ecologia, la sostenibilità e Zero Waste.
Un progetto europeo che ci ha permesso di coinvolgere 120 giovani nella produzione di brevi video pubblicati su piattaforme di media visuali come YouTube e TikTok. I giovani vlogger si sono concentrati su temi europei come i valori fondamentali, la cittadinanza europea attiva, la partecipazione alla vita democratica, l’integrazione dei migranti e dei rifugiati, la solidarietà, l’ecologia, la sostenibilità e Zero Waste.
Corso di formazione per le associazioni iscritte al Centro Servizi e Volontariato
Tematiche:
– Cos’è un progetto: elementi di project management
– Le fasi della progettazione: dall’idea alla scrittura del progetto finalizzata al bando
– Scrittura di un progetto: l’elaborazione della proposta
– I bandi: struttura e contenuti. Analisi di bando regionali, ministeriale ed europei
– I canali contributivi e ricerca del canale di finanziamento adatto
– Il partenariato e l’importanza di fare rete
Corso di formazione per le associazioni iscritte al Centro Servizi e Volontariato
Tematiche:
– Cos’è un progetto: elementi di project management
– Le fasi della progettazione: dall’idea alla scrittura del progetto finalizzata al bando
– Scrittura di un progetto: l’elaborazione della proposta
– I bandi: struttura e contenuti. Analisi di bando regionali, ministeriale ed europei
– I canali contributivi e ricerca del canale di finanziamento adatto
– Il partenariato e l’importanza di fare rete
Comuni non Comuni Inverno: Un grande gioco-spettacolo pensato per piccolissimi paesi, soprattutto per territori di confine.
Un’orchestra e un gruppo di eccentrici personaggi ed eccentriche personagge coinvolgono la comunità in un gioco a squadre trans-generazionale. Un enorme tabellone al centro, grandi pedine da muovere, un gioco fatto di sfide, musica, colpi di scena e “ricchi” premi. Viene a delinearsi così un’impensata mappa di comunità, una festa collettiva animata da artisti/e e abitanti sempre nuova, sempre differente.
Il Grande gioco è un format che abbiamo sviluppato nell’ambito di Microfestival, un festival itinerante d’arte performativa, una tournèe che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine, a cavallo tra Friuli Austria e Slovenia. Un festival in movimento dove utilizziamo la pratica dell’ascolto del territorio e la partecipazione dei suoi e delle sue abitanti.
Comuni non Comuni Inverno: Un grande gioco-spettacolo pensato per piccolissimi paesi, soprattutto per territori di confine.
Un’orchestra e un gruppo di eccentrici personaggi ed eccentriche personagge coinvolgono la comunità in un gioco a squadre trans-generazionale. Un enorme tabellone al centro, grandi pedine da muovere, un gioco fatto di sfide, musica, colpi di scena e “ricchi” premi. Viene a delinearsi così un’impensata mappa di comunità, una festa collettiva animata da artisti/e e abitanti sempre nuova, sempre differente.
Il Grande gioco è un format che abbiamo sviluppato nell’ambito di Microfestival, un festival itinerante d’arte performativa, una tournèe che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine, a cavallo tra Friuli Austria e Slovenia. Un festival in movimento dove utilizziamo la pratica dell’ascolto del territorio e la partecipazione dei suoi e delle sue abitanti.
Casamia mette in relazione spazi senza persone e musicisti/e in cerca di spazi. È un progetto di residenze artistiche nato nel 2017 in Carnia, con l’idea che la musica possa dare nuova vita alla montagna friulana, dove molte case sono rimaste vuote. Ogni residenza si chiude con un concerto, in cui i/le musicisti/e fanno conoscere il loro lavoro agli abitanti del paese e a chiunque abbia voglia di ascoltare.
Promosso dal comune di RavasclettoCasamia mette in relazione spazi senza persone e musicisti/e in cerca di spazi. È un progetto di residenze artistiche nato nel 2017 in Carnia, con l’idea che la musica possa dare nuova vita alla montagna friulana, dove molte case sono rimaste vuote. Ogni residenza si chiude con un concerto, in cui i/le musicisti/e fanno conoscere il loro lavoro agli abitanti del paese e a chiunque abbia voglia di ascoltare.
Promosso dal comune di RavasclettoUn progetto che affronta in modo multidimensionale il tema della povertà educativa e dell’abbandono scolastico. All’interno delle numerose azioni proposte dal progetto, ci siamo occupati dei laboratori di Upcycling nelle scuole. I nostri laboratori propongono una riflessione sul ciclo di vita degli oggetti, sul loro possibile riutilizzo creativo, sulla necessità di un approccio ecologico e sostenibile al quotidiano. L’obiettivo è quello di trasformare il significato delle cose e aumentare il valore di un manufatto che, per il sistema produttivo e di consumo, avrebbe esaurito il suo ciclo di vita. Al tempo stesso si fornisco alle e ai partecipanti competenze sul piano progettuale e creativo, sviluppando la manualità e la fantasia.
Un progetto di Fondazione Opera Sacra famigliaUn progetto che affronta in modo multidimensionale il tema della povertà educativa e dell’abbandono scolastico. All’interno delle numerose azioni proposte dal progetto, ci siamo occupati dei laboratori di Upcycling nelle scuole. I nostri laboratori propongono una riflessione sul ciclo di vita degli oggetti, sul loro possibile riutilizzo creativo, sulla necessità di un approccio ecologico e sostenibile al quotidiano. L’obiettivo è quello di trasformare il significato delle cose e aumentare il valore di un manufatto che, per il sistema produttivo e di consumo, avrebbe esaurito il suo ciclo di vita. Al tempo stesso si fornisco alle e ai partecipanti competenze sul piano progettuale e creativo, sviluppando la manualità e la fantasia.
Un progetto di Fondazione Opera Sacra famigliaUn progetto europeo che esplora nuove modalità di riduzione dei rifiuti e diversi metodi di upcycling, ovvero come riutilizzare un oggetto in modo nuovo aumentandone il valore. Al tempo stesso il progetto collega questo tema con misure innovative di imprenditoria giovanile, promuovendo uno scambio tra start-up e nuove idee di upcycling.
Finanziato da: Unione Europea – programma “Capacity Building for Youth”.Un progetto europeo che esplora nuove modalità di riduzione dei rifiuti e diversi metodi di upcycling, ovvero come riutilizzare un oggetto in modo nuovo aumentandone il valore. Al tempo stesso il progetto collega questo tema con misure innovative di imprenditoria giovanile, promuovendo uno scambio tra start-up e nuove idee di upcycling.
Finanziato da: Unione Europea – programma “Capacity Building for Youth”.SUNS Europe è il festival europeo delle arti in lingue minorizzate ideato da Radio Onde Furlane con il sostegno di ARLeF. Nato come palcoscenico per gruppi e musicisti/e che cantano in una delle lingue minorizzate dell’area alpino-mediterranea, oggi è un luogo d’incontro e di confronto delle migliori produzioni artistiche in lingua minoritaria su scala europea. Suoni quindi (“suns”, in friulano), ma anche cinema e testi letterari che esprimono, con visioni e parole, identità esistenti e resistenti.
Per Suns ci occupiamo di:SUNS Europe è il festival europeo delle arti in lingue minorizzate ideato da Radio Onde Furlane con il sostegno di ARLeF. Nato come palcoscenico per gruppi e musicisti/e che cantano in una delle lingue minorizzate dell’area alpino-mediterranea, oggi è un luogo d’incontro e di confronto delle migliori produzioni artistiche in lingua minoritaria su scala europea. Suoni quindi (“suns”, in friulano), ma anche cinema e testi letterari che esprimono, con visioni e parole, identità esistenti e resistenti.
Per Suns ci occupiamo di:La terra e l’anima è un progetto artistico a cui abbiamo lavorato con l’associazione Leggermente, che ci ha visto accompagnare in tournée due grandi artiste italiane. Nada Malanima e Rita Marcotulli.
Due donne, uno spettacolo, un potente intreccio di memorie, melodie, riflessioni.
La terra e l’anima è un progetto artistico a cui abbiamo lavorato con l’associazione Leggermente, che ci ha visto accompagnare in tournée due grandi artiste italiane. Nada Malanima e Rita Marcotulli.
Due donne, uno spettacolo, un potente intreccio di memorie, melodie, riflessioni.
Bandus è la parola gridata dai bambini e dalle bambine per chiamare la tregua e interrompere il gioco. Questo è il nome del concept e dell’evento che abbiamo organizzato con il comune di Udine per ricordare il centenario della tregua di Natale. Bandus ha trasformatto un ex spazio bellico, la caserma Osoppo, in uno spazio di arte, performance, musica, spettacoli e talk. L’evento rientra nel più ampio progetto “Udine storie in corso”.
Per Bandus ci siamo occupati di:
-management evento
-direzione tecnica
-scenografria, allestimenti e arredi all’interno dell’hangar
-comunicazione web del progetto
Promosso e con il contributo di: Comune di Udine
Organizzato da: Puntozero
Foto di Bartolomeo Rossi
Bandus è la parola gridata dai bambini e dalle bambine per chiamare la tregua e interrompere il gioco. Questo è il nome del concept e dell’evento che abbiamo organizzato con il comune di Udine per ricordare il centenario della tregua di Natale. Bandus ha trasformatto un ex spazio bellico, la caserma Osoppo, in uno spazio di arte, performance, musica, spettacoli e talk. L’evento rientra nel più ampio progetto “Udine storie in corso”.
Per Bandus ci siamo occupati di:
-management evento
-direzione tecnica
-scenografria, allestimenti e arredi all’interno dell’hangar
-comunicazione web del progetto
Promosso e con il contributo di: Comune di Udine
Organizzato da: Puntozero
Foto di Bartolomeo Rossi
Tu sei qui rappresenta le nostre origini.
È un laboratorio di arte contemporanea che per due anni ha invitato a Udine artisti e artiste a lavorare in strada per un’intera settimana, realizzando installazioni artistiche negli spazi urbani di via Cussignacco, la via dove per alcuni anni abbiamo condiviso uno spazio di co-working, ma anche uno spazio di relazioni, idee e progetti con tantissime persone.
In Tu sei qui l’arte si intreccia ad una forma di cittadinanza partecipata e condivisa, coinvolge artisti/e e cittadini/e in una riscoperta dell’ambiente in cui si vive.
Tu sei qui rappresenta le nostre origini.
È un laboratorio di arte contemporanea che per due anni ha invitato a Udine artisti e artiste a lavorare in strada per un’intera settimana, realizzando installazioni artistiche negli spazi urbani di via Cussignacco, la via dove per alcuni anni abbiamo condiviso uno spazio di co-working, ma anche uno spazio di relazioni, idee e progetti con tantissime persone.
In Tu sei qui l’arte si intreccia ad una forma di cittadinanza partecipata e condivisa, coinvolge artisti/e e cittadini/e in una riscoperta dell’ambiente in cui si vive.
Puntozero Società Cooperativa
CF e PI 02661810305
Sede legale: Via Liguria 275,
33100 Udine
info@cooperativapuntozero.it
amministrazione@cooperativapuntozero.it